il Giardino dei Giusti "Iqbal Masih"
Gariwo (acronimo di Gardens of the Righteous Worldwide) ha promosso in numerosi territori, tra cui il Comune di Milano, la realizzazione di Giardini per commemorare i Giusti, sull'esempio del Giardino dei Giusti di Yad Vashem a Gerusalemme.
A Vercelli sono presenti due Giardini dei Giusti: uno presso la scuola media Pertini e l'altro presso il parco cittadino Iqbal Masih.
In questa sezione del nostro sito sono presentate le figure dei Giusti celebrate presso il parco Iqbal Masih: si tratta di 10 figure, individuate tra il 2016 e il 2018.
Cittadini di Wahat-as-Salam- Nevé Shalom
Una collina, in Israele. A metà strada tra Gerusalemme e Tel Aviv. Un sogno, che su questa collina ha messo radici dall’inizio degli anni Settanta. Un villaggio dal nome in ebraico e in arabo: Neve Shalom Wahat al-Salam. Ossia: “Oasi di pace”.
Una comunità intenzionale di famiglie (l’unica, in Israele), metà ebree e metà palestinesi, tutte di cittadinanza israeliana, che hanno scelto di abitare e far studiare i propri figli insieme. Dando vita a un modello concreto di coesistenza alla pari e aprendosi al resto del Paese e alle altre realtà, israeliane e palestinesi, che lavorano per costruire il dialogo.
Una comunità intenzionale di famiglie (l’unica, in Israele), metà ebree e metà palestinesi, tutte di cittadinanza israeliana, che hanno scelto di abitare e far studiare i propri figli insieme. Dando vita a un modello concreto di coesistenza alla pari e aprendosi al resto del Paese e alle altre realtà, israeliane e palestinesi, che lavorano per costruire il dialogo.
Tadeusz Pankiewicz (1908-1993)
Era il settembre del 1939 quando, a seguito della campagna polacca che vede le forze naziste conquistare rapidamente il Paese, inizia l’occupazione di Cracovia e la persecuzione della popolazione ebraica in tutta la città. Nel maggio del 1940, viene ordinata una massiccia deportazione degli ebrei: degli oltre 68.000 di essi presenti a Cracovia, solo a 15.000 lavoratori con le famiglie è concesso di rimanere mentre i restanti sono costretti ad abbandonarla per essere “reinsediati” in aree circostanti. Il 3 marzo 1941 viene ufficialmente creato il ghetto, completamente isolato dal resto della città grazie all'edificazione di mura di cinta.
Khaled al-Asaad (1932-2015)
“Non si può scrivere nulla su qualunque cosa abbia a che fare con Palmira senza fare riferimento a Khaled al-Asaad”. Queste parole di Amr al-Azm, professore universitario negli Usa ed ex dirigente del Dipartimento dei Musei e della Antichità siriane, chiariscono l’importanza del contributo di Khaled al-Asaad all’archeologia del 20esimo secolo.
Studioso di fama mondiale, Asaad è stato decapitato il 18 agosto dai miliziani dell’Isis, dopo aver dedicato tutta la vita al sito archeologico di Palmira, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1980.
Studioso di fama mondiale, Asaad è stato decapitato il 18 agosto dai miliziani dell’Isis, dopo aver dedicato tutta la vita al sito archeologico di Palmira, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1980.
Ercole e Gina Piana (1896-1979, 1897-2000)
La famiglia Ottolenghi, composta da Guido, la moglie Eva Olivetti e le loro figlie Renata di 14 anni e Lidia di 12, dopo l’occupazione tedesca dell’Italia fuggì da Torino e trovò un primo rifugio nella zona di Champorcher, in provincia di Aosta.
Il 3 dicembre 1943 i tedeschi effettuarono un rastrellamento dell’intera zona, mirato in particolare all’individuazione e all’arresto degli ebrei.
Gli Ottolenghi riuscirono a lasciare il loro nascondiglio, ma erano braccati dalle milizie fasciste che cooperavano con i nazisti. Attraverso strade pericolose e innevate percorsero una ventina di chilometri giungendo nel paesino aostano di Bard.
Il 3 dicembre 1943 i tedeschi effettuarono un rastrellamento dell’intera zona, mirato in particolare all’individuazione e all’arresto degli ebrei.
Gli Ottolenghi riuscirono a lasciare il loro nascondiglio, ma erano braccati dalle milizie fasciste che cooperavano con i nazisti. Attraverso strade pericolose e innevate percorsero una ventina di chilometri giungendo nel paesino aostano di Bard.
Giovanni Palatucci (1909-1945)
Nasce a Montella, in provincia di Avellino, il 31 maggio 1909. Nel 1932, a ventitré anni, si laurea in giurisprudenza presso l’Università di Torino e nel 1936 si arruola come volontario nel ruolo di Vice Commissario di Pubblica Sicurezza a Genova. Alla fine del 1937 viene trasferito alla Questura di Fiume come responsabile anni successivi avrà incarichi di Commissario e di Questore-reggente dell’ufficio stranieri, ruolo che lo mette a contatto diretto con la dura realtà della condizione degli ebrei. In seguito assume l’incarico di Commissario e di Questore reggente e non si allontana da Fiume neanche quando il Ministero ne dispone, nell’aprile del 1939, il trasferimento a Caserta.
Padre Giuseppe Girotti (1905-1945)
Giuseppe Girotti è stato un religioso e biblista italiano, annoverato tra i Giusti tra le nazioni per la sua azione a favore degli Ebrei durante l'Olocausto per la quale sacrificò la propria vita con la deportazione e la morte nel campo di concentramento di Dachau. Nel 2014 la Chiesa cattolica gli ha riconosciuto il titolo di beato.
Carlo Angela (1875-1949)
Nasce a Olcenengo il 9 gennaio 1875. Studia medicina all’Università di Torino dove si laurea nel 1899 e in seguito si reca in Congo dove esercita la professione medica con la divisa dell’esercito belga. Tornato in Europa, si specializza in neuropsicologia a Parigi seguendo le lezioni di Babinski, un grande professore famoso per aver lavorato con Sigmund Freud.