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"Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare"
(Seneca)
Ottobre si preannuncia come un mese intenso per la Fondazione Museo del Tesoro del Duomo e Archivio Capitolare di Vercelli.
La mostra Benedetto riso. Dalle giornate dei canonici alla tavola, organizzata negli spazi del Museo del Tesoro del Duomo in collaborazione con la Società Storica Vercellese e l’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Vercelli, ha riscosso un notevole successo ed è stata prorogata sino a domenica 5 ottobre.
E chiusa una mostra, un’altra si apre. Dal 9 ottobre al 6 dicembre, sempre nelle sale del Museo ci sarà l’esposizione Frammenti di storia riciclati e restituiti, frutto del progetto REDDIS – REcycled mEDieval DIplmatic FramentS finanziato dall’Unione Europea (PRIN 2022 – PNRR Next Generation EU) e coordinato dalle Università di Milano, Genova, Bologna, Roma Tor Vergata che vede coinvolta Archivio e Biblioteca Capitolare di Vercelli. La selezione di codici manoscritti esposti guiderà i visitatori alla pratica, quanto mai attualissima, del riciclo, andando a sondare le sue applicazioni in età medievale. Il percorso invita alla scoperta di frammenti documentari medievali scritti, scartati e trasformati in nuovi materiali, oggi conservati nell’Archivio e nella Biblioteca Capitolare di Vercelli, offrendo l’occasione di riflettere sulla dinamicità del Medioevo, non solo come movimento di persone, ma anche di documenti, collaborando a tracciare linee e legami tra personaggi, territori e vicende storiche. L’inaugurazione sarà giovedì 9 ottobre, alle ore 17; l’ingresso è libero e per l’occasione interverranno Marta Mangini, docente di diplomatica, codicologia e paleografia latina all’Università degli Studi di Milano, e Ludovica Invernizzi, membro dell’unità di ricerca del progetto REDDIS. Il lavoro condotto nei mesi scorsi ha dato nuove informazioni, portando alla luce documenti inediti o poco conosciuti e che in futuro potranno fornire elementi di connessione tra personaggi, vicende e vuoti documentari. L'appuntamento vercellese si inserisce tra gli eventi collaterali al progetto, che vede esposizioni temporanee anche a Bologna (Fondazione Lercaro, 25 settembre 2025), Piacenza (Archivio di Stato, 1° ottobre 2025), Roma (Archivio Capitolino, 1° ottobre 2025), e Savona(Archivio di Stato, novembre 2025).
Domenica 19 ottobre si compirà un viaggio nel tempo immersi nell’arte, per un dialogo tra suono e immagine. Alle ore 16, presso il Palazzo Arcivescovile si terrà Orchestra. La musica è gioia, un concerto ad ingresso gratuito con la partecipazione dei candidati al Concorso Internazionale Massimo Marin.
Sabato 25 ottobre, il Museo del Tesoro del Duomo si trasformerà in un laboratorio, in collaborazione con l’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi, grazie alle attività di wellness spirituale promosse dalla Consulta per i Beni Culturali di Piemonte e Valle d’Aosta. Intrecci di comunità è il workshop di un giorno dedicato all’arte tintoria e tessile, in collaborazione con La Cantina Creativa di Candelo, per sperimentare con mano queste particolari tecniche. Il costo a partecipante è di € 60 ed è necessaria la prenotazione per posti limitati.
Sino al 31 ottobre, inoltre, sarà possibile visitare le tre sedi espositive della mostra Nel tuo nome. L’arte parla di comunità. Dal Cinquecento al mondo contemporaneo organizzata in sinergia con l’Ufficio Beni Culturali nell’anno del Giubileo: oltre al Museo, le opere di Sergio Saccomandi sono esposte in Pinacoteca Arcivescovile e presso la ex chiesa di San Vittore.
Per maggiori informazioni sulle iniziative www.tesorodelduomovc.it.
Open Day del Gruppo Volontari del Soccorso di Santhià
Sabato 11 ottobre 2025 – Sede GVSS Santhià, via Galileo Ferraris 14
Il Gruppo Volontari del Soccorso di Santhià, affiliato ad Anpas Nazionale, organizza un Open Day sabato 11 ottobre 2025 dalle 10:00 alle 17:00 presso la propria sede. L’iniziativa ha l’obiettivo di promuovere la cultura del soccorso, il valore del volontariato e il legame con la comunità, con particolare attenzione ai giovani e giovanissimi.
Il programma della giornata prevede alle ore 10:00 l’apertura della sede al pubblico. Alle 11:00, dopo i saluti istituzionali, il GVSS presenterà al pubblico il nuovo progetto di promozione della cultura del soccorso nelle scuole, con un talk durante il quale interverranno anche esponenti del mondo della scuola e Marco Mancuso, Assessore del Comune di Vercelli Marco Mancuso, promotore di un emendamento a sostegno del benessere dei giovani. Il talk vuole essere uno strumento di dialogo e confronto legato alle tematiche della fragilità giovanile, ma anche tentare, attraverso il progetto per le scuole proposto dal GVSS, di raccontare come la cultura del soccorso, dell’associazionismo giovanile e le opportunità del territorio possano essere incisive nel raggiungimento di una compartecipazione civile attiva da parte dei più giovani. Non a caso, il tema proposto da Anpas quest’anno per gli Open Day è proprio legato ai giovani.
Seguirà il talk l’incontro con la Pro Loco di Santhià con la consegna delle nuove divise acquistate grazie al servizio svolto durante il Carnevale.
Al termine della mattinata il GVSS avrà il piacere di offrire a tutti i presenti un piccolo rinfresco a buffet. Alle ore 15:00 sarà invece possibile partecipare al corso di disostruzione e sensibilizzazione all’uso del DAE (Defibrillatore Automatico Esterno).
Durante tutta la giornata sarà possibile visitare la sede in rinnovamento, salire sui mezzi, conoscere la storia del Gruppo, assistere a dimostrazioni delle tecniche di soccorso e partecipare alle attività dedicate ai più piccoli con l'ambulanza dei pupazzi.
L’evento, completamente gratuito e aperto alla cittadinanza, si svolgerà in concomitanza con l’apertura delle altre sedi delle Pubbliche Assistenze del Piemonte.
Argenti e argentieri nelle terre del riso
Ultimo weekend di apertura della mostra Benedetto riso. Dalle giornate dei canonici alla tavola allestita al Museo del Tesoro del Duomo per il festival internazionale Risò.
Chiudiamo in bellezza: oltre all'apertura ordinaria a partire dalle ore 15, venerdì 26 settembre vi invitiamo in Sala del Trono (piano nobile del Palazzo) alle 17 per l'evento gratuito Argenti e argentieri nelle terre del riso , conferenza di Laura Marino direttrice del Museo Diocesano San Sebastiano di Cuneo.
L'incontro è legato alla presentazione del libro Argenti piemontesi del XVII e del XVIII secolo curato da Gianfranco Fina in cui è presente una sezione legata agli argentieri vercellesi e alle opere conservate presso il Museo del Tesoro del Duomo.
La conferenza, così come la mostra, è organizzata in stretta sinergia con la Società Storica Vercellese e l'Ufficio Beni Culturali dell'Arcidiocesi di Vercelli.
Cultura a porte aperte
Sabato 27 e domenica 28 settembre la mostra Benedetto riso sarà invece visitabile gratuitamente in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio e di Cultura a porte aperte, un'iniziativa promossa dagli enti ecclesiastici di Piemonte e Valle d'Aosta per promuovere le realtà culturali religiose del territorio.
Gli orari di apertura sono quelli ordinari: sabato dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 e domenica dalle 15 alle 18. L'entrata, per entrambi i giorni, sarà gratuita, anche in Pinacoteca.
Cogliamo l'occasione anche per segnalare che in occasione delle giornate di Cultura a porte aperte l'Ufficio Beni Culturali proporrà l'apertura straordinaria della chiesa di San Michele in Insula a Trino dalle 15 alle 18 con visite gratuite ogni ora.
A partire dal 16 settembre 2025 e fino all'11 gennaio 2026, in concomitanza con la mostra in Arca, il Museo Borgogna rispetterà il seguente orario di apertura: giovedì dalle 13.30 alle 17.30; venerdì dalle 14.30 alle 17.30; sabato e domenica orario continuato dalle 11 alle 18. Chiuso al pubblico il lunedì, il martedì e il mercoledì. Nei giorni di martedì e mercoledì (intera giornata) e giovedì e venerdì mattina, apertura SOLO SU PRENOTAZIONE per scuole e gruppi. In occasione della mostra, biglietto ridotto (9 euro anziché 12) a chi presenta all'ingresso il ticket dell'esposizione "Guttuso, De Pisis, Fontana. L'Espressionismo in Italia"; ridotto anche per i visitatori del Museo che presentano il nostro biglietto in Arca.
Con Hypergaia #ogniluogoèteatro torna in Museo Giovedì 25 settembre alle 21 il Museo ospiterà lo spettacolo Hypergaia della compagnia Cubo Teatro di Torino, inserito nella quinta edizione della rassegna #ogniluogoèteatro. Attraverso la forma di un Techno Rito, in cui musica elettronica, parole, immagini, sono costruite attraverso una generazione artistica in tempo reale, HyperGaia racconta la storia di una divinità: una giovane raver vestita di bianco che si risveglia insieme al suo gatto radioattivo su un pianeta abbandonato da un miliardo di anni a partire da oggi. Il dispositivo di Gaia genera la performance in diretta attraverso un metodo di composizione collettiva in costante evoluzione. Tutto ciò che viene detto, suonato, scritto, o mostrato durante la performance è generato dal vivo, non ripetibile uguale a sè stesso e presenta un alto grado di aleatorietà. La trama emozionale della performance si regge su una dinamica di costante balancing-feedback (retroazione) tra tutti gli artisti in scena. I due musicisti, Bert e Magaldi compongono e processano la musica in diretta. Scritto e diretto da Girolamo Lucania // con Letizia Alaide Russo // musiche composte, montate e suonate dal vivo da Ivan Bert e Max Magaldi visual art e vj: Niccolò Borgia // direzione tecnica, luci e fonica Alessandro Vendrame // produzione Cubo Teatro. Avviso: sabato 27 settembre Sabato 27 settembre 2025 il Museo ospiterà un convegno privato il mattino. Per questo motivo, l'apertura al pubblico è posticipata alle 14.30.
Il concerto inaugurale del concorso Viotti, dedicato al presidente Francesco Ferraris Martedì 30 settembre alle ore 21 si terrà il Concerto inaugurale del 75° Concorso internazionale di Musica Viotti con l'esibizione di Konstantin Emelianov al pianoforte. La serata, che prevede un programma con brani di Johann Sebastian Bach (1685-1750), Maurice Ravel (1875-1937) e Sergej Prokofiev (1891-1953), è dedicata alla memoria dell'Avvocato Francesco Ferraris, presidente del Museo Borgogna e vice presidente della Società del Quartetto, oltre che raffinato e colto amante della musica.
Per informazioni e prenotazioni 0161.255575 (Società del Quartetto). |
Venerdì 26 settembre 2025 alle ore 17.00 appuntamento presso la Sala del Trono del Palazzo Arcivescovile di Vercelli per la conferenza Argenti e argentieri nelle terre del riso con Laura Marino, direttrice del museo diocesano di Cuneo – Fossano. La conferenza è legata alla presentazione dell’ultimo libro curato da Gianfranco Fina Argenti piemontesi del XVII e del XVIII secolo che comprende una sezione legata agli argentieri vercellesi le cui opere si conservano presso il Museo del Tesoro del Duomo.
L’evento si pone a chiusura della mostra Benedetto riso. Dalle giornate dei canonici alla tavola, organizzata per il Festival del Riso - Risò dalla Fondazione, in collaborazione con la Società Storica Vercellese e l’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Vercelli. L’esposizione, comprendente documenti dall’Archivio Capitolare e beni librari dalla collezione di Giovanni Ferraris, sarà visitabile solo fino a domenica 28 settembre.
Al fine di celebrare le giornate di Cultura a porte aperte 2025 l’ingresso al Museo sarà gratuito sabato 27 e domenica 28 settembre. Le giornate sono promosse dagli enti ecclesiastici di Piemonte e Valle D’Aosta e consistono nell’apertura straordinaria di monasteri, chiese, pievi, santuari e musei che fanno parte del circuito di “Città e Cattedrali”. Non solo, l’appuntamento annuale coincide con le giornate europee del Patrimonio Culturale che quest’anno seguono il tema Architetture: l’arte di costruire. La tematica sarà declinata al Museo del Tesoro del Duomo grazie all’esposizione Nel tuo nome. L’arte parla di comunità. Dal Cinquecento al mondo contemporaneo, organizzata insieme all’Ufficio Beni Culturali, all’interno del Palazzo Arcivescovile di Vercelli. Il nobile edificio si contraddistingue infatti per le stratificazioni delle epoche del passato che si raccontano attraverso le testimonianze rintracciabili nelle murature, nella divisione degli ambienti e nell’ammodernamento avvenuto nel 1998 per la realizzazione degli ambienti destinati ad ospitare la Fondazione. Non solo, il Palazzo, grazie alla mostra Nel tuo nome, dialoga anche con l’architettura sacra grazie alla sezione espositiva dell’ex chiesa di San Vittore in Largo D’Azzo, aperta negli stessi orari e sempre visitabile gratuitamente.
Il weekend del 27 e 28 settembre vedrà inoltre coinvolto L’Ufficio Beni Culturali anche in un’altra apertura straordinaria: in entrambe le giornate sarà aperta la chiesa di San Michele in Insula a Trino Vercellese dalle ore 15 alle 18 con visite guidate gratuite ogni ora.
Per informazioni sulle attività del Museo, sugli orari di apertura e sui prossimi eventi: www.tesorodelduomovc.it. Per informazioni sulle attività dell’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi in occasione di Cultura a porte aperte:
Città e paese: Wroclaw, Poland |
Date del progetto: 01.10.2025 – 28.02.2026 oppure 01.10.2025 – 30.06.2026 |
Scadenza per candidarsi: 23/09/2025 |
Descrizione:
Stranaidea, ente di invio italiano, propone per questo progetto l’ente ospitante Fundacia Integracji Spolecznej
Prom: dall'amministrazione alla gestione dell'ufficio, dalla gestione dei social media alla creazione d'eventi
promozionali. Il lavoro è ibrido, in parte da casa e in parte nella sede della fondazione, per circa 35 ore a
settimana. I compiti principali sono l'aggiornamento delle informazioni sui canali media della fondazione, la
creazione di materiali e contenuti promozionali, la ricerca d'eventi locali a cui la fondazione possa prendere
parte, lo scatto di foto e riprese di video durante eventi e seminari, la diffusione dei risultati del progetto, la
proposta d'idee proprie, l'aiuto con la logistica, la promozione delle attività della fondazione, la partecipazione a
eventi in rappresentanza della fondazione; l'aiuto nell'inventario di materiali e attrezzature, l'ideazione e il
coordinamento d'eventi di gruppo per gli altri volontari. Informiamo che la selezione avverrà il prima possibile quindi
non appena trovato il candidato ideale l’opportunità verrà chiusa.
Alloggio, cibo e trasporti:
Alloggerai in camera doppia in un appartamento condiviso con altri volontari europei o studenti. Gli appartamenti
non sono di lusso, ma sono equipaggiati con tutto il necessario, compreso internet. Riceverai mensilmente 150
euro per le tue spese personali, a cui si aggiungono altri 150 euro circa per l'acquisto di generi alimentari da
cucinare a casa. I costi del viaggio d’andata e ritorno dall'Italia alla Polonia ti saranno completamente rimborsati.
Per muoverti in città ti verrà offerto un abbonamento valido su tutti i mezzi di trasporto pubblici. È prevista anche
un'assicurazione medica.
Profilo del participante
Cerchiamo un candidato che sia interessato a immergersi nel mondo delle organizzazioni nonprofit e dei social
media (meglio ancóra nella combinazione tra i due), con buona padronanza dell'Inglese, e magari di qualche
nozione di Polacco. Creativo e fantasioso, devi essere capace di lavorare in modo indipendente. Il lavoro è
formato in gran parte da cómpiti d'ufficio, e questo non ti deve affaticare. Responsabile, affidabile e puntuale,
devi possedere buone capacità organizzative, padroneggiare i social media e gli strumenti più semplici d'editing,
avere buone capacità di scrittura e passione per la fotografia. Flessibile, amichevole e pronto ad aiutare gli altri
volontari, positivo, aperto e onesto con l'organizzazione d'accoglienza, sei pronto a inserirti in un contesto
multiculturale, ma in particolare in quello polacco. Esperienze precedenti nell'organizzazione d'eventi saranno
particolarmente considerate. Ricorda che tutto il materiale che metti a disposizione a supporto della tua
candidatura dev'essere in Inglese (o in polacco.....). Verrà chiesto di compilare un form, si trova nell'infopack che
riceverai in seguito alla candidatura.
Come candidarsi:
Per candidarti, manda il tuo CV a
Città e paese: Wroclaw, Polonia |
Date del progetto: 01.10.2025 – 28.02.2026 oppure 01.10.2025 – 30.06.2026 |
Scadenza per candidarsi: 23/09/2025 |
Descrizione:
Stranaidea, ente di invio italiano, propone questo progetto per l’ente ospitante Fundacja Integracji Spolecznej
Prom: in asili pubblici con bambini d'età compresa tra 3 e 6 anni come assistente insegnante, con compiti come:
supportare nelle attività di cura dei bambini, in quelle d'auto-aiuto come vestirsi e mangiare, durante lezioni
didattiche o attività all'aperto come i giochi nel giardino o le gite scolastiche; far conoscere l'Italia attraverso
presentazioni ed eventi per bambini e genitori; creare laboratori d'arte e artigianato in base ai tuoi interessi e alle
tue competenze; insegnare lingue straniere (come Italiano o Inglese); portare le tue idee per migliorare l'estetica
dei locali dell'asilo. Avrai anche la possibilità di fare esperienze di supporto didattico. Organizzerai e parteciperai
a eventi che diffondono i valori dell'E.S.C. e i contenuti del tuo volontariato nella comunità locale, durante picnic,
fiere, feste di quartiere e attraverso trasmissioni radiofoniche. Informiamo che la selezione avverrà il prima
possibile quindi non appena trovato il candidato ideale l’opportunità verrà chiusa.
Alloggio, cibo e trasporti:
Sarai ospitato in stanza doppia, in un appartamento condiviso con altri volontari o studenti (circa 5 persone in un
appartamento). Cucina e bagno sono condivisi con i coinquilini. Gli appartamenti hanno Internet, l'attrezzatura di
base per cucinare, asciugamani e un set di biancheria da letto. Riceverai un sussidio mensile di 130 euro per
acquistare cibo, e un secondo sussidio mensile per le spese personali (150 euro); i costi di trasporto locale sono
coperti dal progetto. Il viaggio dall'Italia alla Polonia e ritorno è completamente rimborsato e sei coperto da
un'assicurazione.
Profilo del participante:
Vogliamo proprio te, che ti piace lavorare con i bambini e possiedi buone capacità organizzative e non hai paura
di lavorare con grandi gruppi o di vivere all'estero per molto tempo. Abbiamo bisogno che tu sia responsabile,
affidabile e motivato, ma allo stesso tempo amichevole, flessibile, attivo e disponibile, aperto a imparare cose
nuove e ad accettare nuove culture, pronto a imparare le basi del Polacco e a collaborare con la comunità
locale. Creatività e immaginazione completano il tuo profilo. Dovresti parlare un Inglese comunicativo e
preferibilmente avere avuto precedenti esperienze simili con bambini (come scout o babysitter). Attenzione:
ricordati che tutto il materiale che metti a disposizione per sostenere la tua candidatura deve essere in Inglese (o
in polacco...). Verrà chiesto di compilare un form, si trova nell'infopack che riceverai in seguito alla candidatura.
Come candidarsi:
Per candidarti, manda il tuo CV a
DA DOMANI APRE AL PUBBLICO
LA MOSTRA
"Guttuso, De Pisis, Fontana…
L’Espressionismo Italiano"
A Vercelli, dall’11 settembre, un’inedita mostra dedicata all’Espressionismo Italiano.
Le magnifiche opere di Guttuso, De Pisis, Fontana e molti altri, realizzate tra il 1920 e il 1945, saranno esposte allo Spazio ARCA (Ex Chiesa di San Marco) per raccontare una storia importante, che parla di libertà, di scelte controcorrente e coraggiose.
La mostra rappresenta anche un’occasione unica per vedere da vicino il dialogo tra grandi Maestri e una giovane voce del contemporaneo. Esposti, infatti, anche lavori inediti dell’artista Norberto Spina, tra cui una preziosa opera prestata dalla Royal Academy di Londra e opere site specific.
Promossa dal Comune di Vercelli e organizzata da Arthemisia in collaborazione con la Fondazione Giuseppe Iannaccone, e curata da Daniele Fenaroli, la mostra è il primo appuntamento di un progetto pluriennale.
11 settembre 2025 - 11 gennaio 2026
Ex Chiesa di San Marco – Spazio ARCA, Vercelli
Immagini HD uso stampa scaricabili dal seguente link >https://bit.ly/IANNACCONE_VERCELLI
COMUNICATO STAMPA
A partire dall’11 settembre, nell’Ex Chiesa di San Marco – Spazio ARCA a Vercelli, apre al pubblico “Guttuso, De Pisis, Fontana… L’Espressionismo Italiano”, una mostra che riporta al centro dell’attenzione un movimento potente, viscerale, che ha saputo dare voce al turbamento e alla passione del Novecento italiano.
Per la prima volta, un nucleo significativo di opere realizzate tra il 1920 e il 1945 e appartenenti alla sezione storica della Collezione Giuseppe Iannaccone – alcune delle quali mai esposte prima al pubblico – verranno riunite per raccontare un periodo straordinario della storia dell’arte italiana.
L’Espressionismo Italiano, attraverso i suoi esponenti quali Renato Birolli, Renato Guttuso, Lucio Fontana, Fausto Pirandello, Aligi Sassu, Emilio Vedova e molti altri, ha saputo affermare con forza una visione indipendente, sottraendosi alle imposizioni culturali dominanti scegliendo, attraverso una ricerca personale spesso coraggiosa e controcorrente, di raccontare la fragilità, la solitudine e la tensione esistenziale dell’uomo, anziché aderire ai modelli celebrativi imposti.
Questi artisti hanno costruito una contro-narrazione silenziosa ma potente, fatta di corpi sbilanciati, nature morte inquietanti, città sognanti, figure ai margini e una disarmante quotidianità, lontana dalla retorica imperante.
Tra le opere esposte, ne spiccano alcune realizzate da artisti riconosciuti come i principali esponenti dell’Espressionismo italiano: Nudo in piedi (1939) di Lucio Fontana, Composizione (Siesta Rustica) (1924-1926) di Fausto Pirandello, Il Caffeuccio Veneziano (1942) di Emilio Vedova, I poeti (1935) di Renato Birolli, Lo schermidore (1934) di Angelo Del Bon, Ritratto di Antonino Santangelo (1942) e Ritratto di Mimise (1938) di Renato Guttuso.
Le opere provengono prevalentemente dalla Collezione Iannaccone, una delle più rilevanti collezioni private italiane, raccolte con passione da oltre 30 anni dall’Avvocato Giuseppe Iannaccone, grandissimo amante dell’arte e forte promotore della creatività di artisti, del panorama italiano e internazionale, di ieri e di oggi. Una collezione “romantica”, che ha seguito e inseguito quell’arte che – dopo la grande stagione delle avanguardie – non ha coltivato gli ideali classici ma ideali diversi, incentrati sull’intensità del colore; sulla fantasia, la visionarietà e la soggettività dell’io, sull'espressione dei sentimenti e delle emozioni.
Con il patrocinio della Regione Piemonte, promossa dal Comune di Vercelli, prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con la Fondazione Giuseppe Iannaccone e curata da Daniele Fenaroli, la mostra è il primo appuntamento di un progetto espositivo pluriennale grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, della Provincia di Vercelli, di ASM e della Fondazione CRT.
La mostra vede come sponsor tecnico Open Care – Servizi per l'arte.
PRIMO CAPITOLO DEL PROGETTO PLURIENNALE
Il progetto, pensato anche per creare un dialogo tra diverse discipline, ha come obiettivo di rivelare come la creatività e l’arte possano arricchirsi attraverso l’interazione tra linguaggi differenti, creando una sinergia tra la storia del luogo, l’arte contemporanea e altre forme di espressione culturale.
In questo contesto, ogni anno si metterà in luce un artista contemporaneo attraverso la relazione con le opere esposte nelle mostre.
Quest’anno l’attenzione sarà rivolta al giovane e talentuoso artista Norberto Spina.
Classe 1995, Spina si forma tra Milano e Londra e la sua poetica si fonda sulla sovrapposizione di memoria personale e collettiva; un lavoro alimentato dalla ricerca di immagini d’archivio, fotografie storiche, momenti di vita quotidiana e iconografie della tradizione popolare italiana che, rielaborati e sovrapposti, si manifestano come frammenti di ricordi.
Saranno esposti alcuni suoi lavori, oltre ad un prestito proveniente dalla Royal Academy di Londra e altre opere inedite e site specific che lo stesso ha realizzato appositamente per questa occasione.
La rilettura storica che ispira le opere di Norberto Spina suggerisce una possibile linea di continuità nel modo in cui l’arte può divenire una fedele, seppur personale, visione della realtà. Se negli anni Trenta gli artisti selezionati si sono sottratti alla monumentalità celebrativa del potere, Spina, da artista contemporaneo, si muove a lato della memoria collettiva, rielaborando figure, gesti, e atmosfere che sembrano emerse da un archivio dimenticato, che risuonano, oggi più che mai, come una potente cassa di risonanza. Le sue opere non illustrano la storia, la attraversano.
Prendere in mano un’immagine del passato e farla rivivere – o semplicemente rievocarla – non è un’operazione neutra, non è sinonimo di nostalgia ma significa, al contrario, tornare consapevolmente a quei momenti che hanno inciso a fondo il nostro immaginario collettivo.
Tra i linguaggi pittorici che si confrontano con la storia come materia viva, si inserisce anche il dialogo tra La battaglia dei tre cavalieri di Aligi Sassu (1941) e l’opera Presente di Norberto Spina (2024), che rielabora un particolare del Sacrario di Redipuglia voluto da Mussolini nel 1938.
Se Sassu, nel pieno del secondo conflitto mondiale e da poco uscito dal carcere, sceglie di evocare il mito per denunciare l’inutilità della guerra attraverso una pittura epica e tragica in cui non traspare, nonostante le pallide vittime, nemmeno un goccio di sangue, Spina, in modo più asciutto e concettuale, isola la parola incisa su pietra per metterla a confronto con il nostro sguardo. L’uno utilizza il corpo dei cavalieri per rappresentare l’assurdità della battaglia e lo smarrimento dell’individuo, la consapevolezza che a morire in quella guerra era lo spirito umano e non i soli corpi; l’altro, con un linguaggio completamente diverso, si concentra sulla monumentalità del potere, che a distanza di decenni continua a porci interrogativi.
Guardare oggi le opere in mostra, accanto a quelle di Norberto Spina, significa non soltanto recuperare una pagina fondamentale della storia dell’arte italiana, ma anche riconoscere quanto quella stagione parli ancora al nostro presente. Non come immagine passata, ma come un linguaggio vivo, capace di dirci ancora molto, e forse più che mai, su libertà, responsabilità e visione.
LA MOSTRA
Cosa accade quando le immagini del passato si confrontano con lo sguardo del presente? Quando l’arte non si limita a raccontare “com’era”, ma interroga il nostro “come siamo”? Questa mostra nasce da un incontro: quello tra il nucleo storico delle opere della Collezione Giuseppe Iannaccone, che custodisce capolavori dell’Espressionismo italiano realizzate tra il 1920 e il 1945, e la ricerca contemporanea di Norberto Spina, artista classe 1995. Un dialogo non illustrativo, ma profondamente critico e viscerale, che mette in moto le possibilità più vitali dell’arte: riattivare la memoria, rivelare ciò che è stato rimosso, restituire umanità a ciò che la storia ufficiale ha talvolta semplificato o dimenticato.
Le opere qui raccolte non cercano né la celebrazione né il compiacimento. Sono immagini che raccontano fratture, inquietudini, solitudini, dolori: realtà profondamente umane che, allora come oggi, resistono alle semplificazioni ideologiche. Gli artisti dell’Espressionismo italiano, pur appartenendo a scuole diverse e percorsi individuali eterogenei, hanno saputo dar voce a una sensibilità antiretorica, capace di opporsi, con mezzi propri, spesso silenziosi ma incisivi, all'estetica dominante del regime.
Birolli, Guttuso, Fontana, Pirandello, Sassu e molti altri protagonisti di questa stagione artistica hanno scelto l’empatia alla monumentalità, la deformazione all’ordine, l’indagine del sé e dell’altro all’adesione al potere. E proprio in questa tensione si innesta, oggi, la pittura di Norberto Spina: un lavoro che non copia, non cita, ma interpreta. Le sue immagini evocano archivi smarriti, memorie spezzate, identità fratturate. Rielabora l’eredità visiva degli anni Trenta restituendole complessità, distanza, e soprattutto nuove domande.
Lungo un percorso espositivo che si sviluppa per nuclei tematici, il colore come forma di resistenza, il ritratto come ricerca dell’identità, il presente come soglia inquieta della memoria, il visitatore è invitato a mettere in discussione ogni idea pacificata di storia e di rappresentazione. Perché non è solo questione di ciò che vediamo, ma di come lo guardiamo. E da dove.
In un tempo che tende a semplificare, questa mostra difende l’ambiguità. In un presente che spesso dimentica, riattiva la memoria. In un contesto che premia la superficie, propone profondità.
Non si tratta dunque di un’esposizione “sulla storia”, ma di una mostra “dentro la storia”: dentro le sue ferite, le sue tensioni, i suoi fantasmi. E soprattutto dentro le sue possibilità di trasformazione. Perché, come ci suggeriscono le opere esposte, la pittura, oggi come ieri, può ancora essere uno strumento critico, un atto etico, una forma di resistenza.
Immagini HD uso stampa scaricabili dal seguente link > https://bit.ly/IANNACCONE_VERCELLI
Ufficio Stampa Arthemisia
Salvatore Macaluso |
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L’Espressionismo Italiano"
A Vercelli, dall’11 settembre, un’inedita mostra dedicata all’Espressionismo Italiano.
Le magnifiche opere di Guttuso, De Pisis, Fontana e molti altri, realizzate tra il 1920 e il 1945, saranno esposte allo Spazio ARCA (Ex Chiesa di San Marco) per raccontare una storia importante, che parla di libertà, di scelte controcorrente e coraggiose.
La mostra rappresenta anche un’occasione unica per vedere da vicino il dialogo tra grandi Maestri e una giovane voce del contemporaneo. Esposti, infatti, anche lavori inediti dell’artista Norberto Spina, tra cui una preziosa opera prestata dalla Royal Academy di Londra e opere site specific.
Promossa dal Comune di Vercelli e organizzata da Arthemisia in collaborazione con la Fondazione Giuseppe Iannaccone, e curata da Daniele Fenaroli, la mostra è il primo appuntamento di un progetto pluriennale.
11 settembre 2025 - 11 gennaio 2026
Ex Chiesa di San Marco – Spazio ARCA, Vercelli
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COMUNICATO STAMPA
A partire dall’11 settembre, nell’Ex Chiesa di San Marco – Spazio ARCA a Vercelli, apre al pubblico “Guttuso, De Pisis, Fontana… L’Espressionismo Italiano”, una mostra che riporta al centro dell’attenzione un movimento potente, viscerale, che ha saputo dare voce al turbamento e alla passione del Novecento italiano.
Per la prima volta, un nucleo significativo di opere realizzate tra il 1920 e il 1945 e appartenenti alla sezione storica della Collezione Giuseppe Iannaccone – alcune delle quali mai esposte prima al pubblico – verranno riunite per raccontare un periodo straordinario della storia dell’arte italiana.
L’Espressionismo Italiano, attraverso i suoi esponenti quali Renato Birolli, Renato Guttuso, Lucio Fontana, Fausto Pirandello, Aligi Sassu, Emilio Vedova e molti altri, ha saputo affermare con forza una visione indipendente, sottraendosi alle imposizioni culturali dominanti scegliendo, attraverso una ricerca personale spesso coraggiosa e controcorrente, di raccontare la fragilità, la solitudine e la tensione esistenziale dell’uomo, anziché aderire ai modelli celebrativi imposti.
Questi artisti hanno costruito una contro-narrazione silenziosa ma potente, fatta di corpi sbilanciati, nature morte inquietanti, città sognanti, figure ai margini e una disarmante quotidianità, lontana dalla retorica imperante.
Tra le opere esposte, ne spiccano alcune realizzate da artisti riconosciuti come i principali esponenti dell’Espressionismo italiano: Nudo in piedi (1939) di Lucio Fontana, Composizione (Siesta Rustica) (1924-1926) di Fausto Pirandello, Il Caffeuccio Veneziano (1942) di Emilio Vedova, I poeti (1935) di Renato Birolli, Lo schermidore (1934) di Angelo Del Bon, Ritratto di Antonino Santangelo (1942) e Ritratto di Mimise (1938) di Renato Guttuso.
Le opere provengono prevalentemente dalla Collezione Iannaccone, una delle più rilevanti collezioni private italiane, raccolte con passione da oltre 30 anni dall’Avvocato Giuseppe Iannaccone, grandissimo amante dell’arte e forte promotore della creatività di artisti, del panorama italiano e internazionale, di ieri e di oggi. Una collezione “romantica”, che ha seguito e inseguito quell’arte che – dopo la grande stagione delle avanguardie – non ha coltivato gli ideali classici ma ideali diversi, incentrati sull’intensità del colore; sulla fantasia, la visionarietà e la soggettività dell’io, sull'espressione dei sentimenti e delle emozioni.
Con il patrocinio della Regione Piemonte, promossa dal Comune di Vercelli, prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con la Fondazione Giuseppe Iannaccone e curata da Daniele Fenaroli, la mostra è il primo appuntamento di un progetto espositivo pluriennale grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, della Provincia di Vercelli, di ASM e della Fondazione CRT.
La mostra vede come sponsor tecnico Open Care – Servizi per l'arte.
PRIMO CAPITOLO DEL PROGETTO PLURIENNALE
Il progetto, pensato anche per creare un dialogo tra diverse discipline, ha come obiettivo di rivelare come la creatività e l’arte possano arricchirsi attraverso l’interazione tra linguaggi differenti, creando una sinergia tra la storia del luogo, l’arte contemporanea e altre forme di espressione culturale.
In questo contesto, ogni anno si metterà in luce un artista contemporaneo attraverso la relazione con le opere esposte nelle mostre.
Quest’anno l’attenzione sarà rivolta al giovane e talentuoso artista Norberto Spina.
Classe 1995, Spina si forma tra Milano e Londra e la sua poetica si fonda sulla sovrapposizione di memoria personale e collettiva; un lavoro alimentato dalla ricerca di immagini d’archivio, fotografie storiche, momenti di vita quotidiana e iconografie della tradizione popolare italiana che, rielaborati e sovrapposti, si manifestano come frammenti di ricordi.
Saranno esposti alcuni suoi lavori, oltre ad un prestito proveniente dalla Royal Academy di Londra e altre opere inedite e site specific che lo stesso ha realizzato appositamente per questa occasione.
La rilettura storica che ispira le opere di Norberto Spina suggerisce una possibile linea di continuità nel modo in cui l’arte può divenire una fedele, seppur personale, visione della realtà. Se negli anni Trenta gli artisti selezionati si sono sottratti alla monumentalità celebrativa del potere, Spina, da artista contemporaneo, si muove a lato della memoria collettiva, rielaborando figure, gesti, e atmosfere che sembrano emerse da un archivio dimenticato, che risuonano, oggi più che mai, come una potente cassa di risonanza. Le sue opere non illustrano la storia, la attraversano.
Prendere in mano un’immagine del passato e farla rivivere – o semplicemente rievocarla – non è un’operazione neutra, non è sinonimo di nostalgia ma significa, al contrario, tornare consapevolmente a quei momenti che hanno inciso a fondo il nostro immaginario collettivo.
Tra i linguaggi pittorici che si confrontano con la storia come materia viva, si inserisce anche il dialogo tra La battaglia dei tre cavalieri di Aligi Sassu (1941) e l’opera Presente di Norberto Spina (2024), che rielabora un particolare del Sacrario di Redipuglia voluto da Mussolini nel 1938.
Se Sassu, nel pieno del secondo conflitto mondiale e da poco uscito dal carcere, sceglie di evocare il mito per denunciare l’inutilità della guerra attraverso una pittura epica e tragica in cui non traspare, nonostante le pallide vittime, nemmeno un goccio di sangue, Spina, in modo più asciutto e concettuale, isola la parola incisa su pietra per metterla a confronto con il nostro sguardo. L’uno utilizza il corpo dei cavalieri per rappresentare l’assurdità della battaglia e lo smarrimento dell’individuo, la consapevolezza che a morire in quella guerra era lo spirito umano e non i soli corpi; l’altro, con un linguaggio completamente diverso, si concentra sulla monumentalità del potere, che a distanza di decenni continua a porci interrogativi.
Guardare oggi le opere in mostra, accanto a quelle di Norberto Spina, significa non soltanto recuperare una pagina fondamentale della storia dell’arte italiana, ma anche riconoscere quanto quella stagione parli ancora al nostro presente. Non come immagine passata, ma come un linguaggio vivo, capace di dirci ancora molto, e forse più che mai, su libertà, responsabilità e visione.
LA MOSTRA
Cosa accade quando le immagini del passato si confrontano con lo sguardo del presente? Quando l’arte non si limita a raccontare “com’era”, ma interroga il nostro “come siamo”? Questa mostra nasce da un incontro: quello tra il nucleo storico delle opere della Collezione Giuseppe Iannaccone, che custodisce capolavori dell’Espressionismo italiano realizzate tra il 1920 e il 1945, e la ricerca contemporanea di Norberto Spina, artista classe 1995. Un dialogo non illustrativo, ma profondamente critico e viscerale, che mette in moto le possibilità più vitali dell’arte: riattivare la memoria, rivelare ciò che è stato rimosso, restituire umanità a ciò che la storia ufficiale ha talvolta semplificato o dimenticato.
Le opere qui raccolte non cercano né la celebrazione né il compiacimento. Sono immagini che raccontano fratture, inquietudini, solitudini, dolori: realtà profondamente umane che, allora come oggi, resistono alle semplificazioni ideologiche. Gli artisti dell’Espressionismo italiano, pur appartenendo a scuole diverse e percorsi individuali eterogenei, hanno saputo dar voce a una sensibilità antiretorica, capace di opporsi, con mezzi propri, spesso silenziosi ma incisivi, all'estetica dominante del regime.
Birolli, Guttuso, Fontana, Pirandello, Sassu e molti altri protagonisti di questa stagione artistica hanno scelto l’empatia alla monumentalità, la deformazione all’ordine, l’indagine del sé e dell’altro all’adesione al potere. E proprio in questa tensione si innesta, oggi, la pittura di Norberto Spina: un lavoro che non copia, non cita, ma interpreta. Le sue immagini evocano archivi smarriti, memorie spezzate, identità fratturate. Rielabora l’eredità visiva degli anni Trenta restituendole complessità, distanza, e soprattutto nuove domande.
Lungo un percorso espositivo che si sviluppa per nuclei tematici, il colore come forma di resistenza, il ritratto come ricerca dell’identità, il presente come soglia inquieta della memoria, il visitatore è invitato a mettere in discussione ogni idea pacificata di storia e di rappresentazione. Perché non è solo questione di ciò che vediamo, ma di come lo guardiamo. E da dove.
In un tempo che tende a semplificare, questa mostra difende l’ambiguità. In un presente che spesso dimentica, riattiva la memoria. In un contesto che premia la superficie, propone profondità.
Non si tratta dunque di un’esposizione “sulla storia”, ma di una mostra “dentro la storia”: dentro le sue ferite, le sue tensioni, i suoi fantasmi. E soprattutto dentro le sue possibilità di trasformazione. Perché, come ci suggeriscono le opere esposte, la pittura, oggi come ieri, può ancora essere uno strumento critico, un atto etico, una forma di resistenza.
Immagini HD uso stampa scaricabili dal seguente link > https://bit.ly/IANNACCONE_VERCELLI
Ufficio Stampa Arthemisia
Salvatore Macaluso |
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Ottobre si preannuncia come un mese intenso per la Fondazione Museo del Tesoro del Duomo e Archivio Capitolare di Vercelli.
La mostra Benedetto riso. Dalle giornate dei canonici alla tavola, organizzata negli spazi del Museo del Tesoro del Duomo in collaborazione con la Società Storica Vercellese e l’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Vercelli, ha riscosso un notevole successo ed è stata prorogata sino a domenica 5 ottobre.
E chiusa una mostra, un’altra si apre. Dal 9 ottobre al 6 dicembre, sempre nelle sale del Museo ci sarà l’esposizione Frammenti di storia riciclati e restituiti, frutto del progetto REDDIS – REcycled mEDieval DIplmatic FramentS finanziato dall’Unione Europea (PRIN 2022 – PNRR Next Generation EU) e coordinato dalle Università di Milano, Genova, Bologna, Roma Tor Vergata che vede coinvolta Archivio e Biblioteca Capitolare di Vercelli. La selezione di codici manoscritti esposti guiderà i visitatori alla pratica, quanto mai attualissima, del riciclo, andando a sondare le sue applicazioni in età medievale. Il percorso invita alla scoperta di frammenti documentari medievali scritti, scartati e trasformati in nuovi materiali, oggi conservati nell’Archivio e nella Biblioteca Capitolare di Vercelli, offrendo l’occasione di riflettere sulla dinamicità del Medioevo, non solo come movimento di persone, ma anche di documenti, collaborando a tracciare linee e legami tra personaggi, territori e vicende storiche. L’inaugurazione sarà giovedì 9 ottobre, alle ore 17; l’ingresso è libero e per l’occasione interverranno Marta Mangini, docente di diplomatica, codicologia e paleografia latina all’Università degli Studi di Milano, e Ludovica Invernizzi, membro dell’unità di ricerca del progetto REDDIS. Il lavoro condotto nei mesi scorsi ha dato nuove informazioni, portando alla luce documenti inediti o poco conosciuti e che in futuro potranno fornire elementi di connessione tra personaggi, vicende e vuoti documentari. L'appuntamento vercellese si inserisce tra gli eventi collaterali al progetto, che vede esposizioni temporanee anche a Bologna (Fondazione Lercaro, 25 settembre 2025), Piacenza (Archivio di Stato, 1° ottobre 2025), Roma (Archivio Capitolino, 1° ottobre 2025), e Savona(Archivio di Stato, novembre 2025).
Domenica 19 ottobre si compirà un viaggio nel tempo immersi nell’arte, per un dialogo tra suono e immagine. Alle ore 16, presso il Palazzo Arcivescovile si terrà Orchestra. La musica è gioia, un concerto ad ingresso gratuito con la partecipazione dei candidati al Concorso Internazionale Massimo Marin.
Sabato 25 ottobre, il Museo del Tesoro del Duomo si trasformerà in un laboratorio, in collaborazione con l’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi, grazie alle attività di wellness spirituale promosse dalla Consulta per i Beni Culturali di Piemonte e Valle d’Aosta. Intrecci di comunità è il workshop di un giorno dedicato all’arte tintoria e tessile, in collaborazione con La Cantina Creativa di Candelo, per sperimentare con mano queste particolari tecniche. Il costo a partecipante è di € 60 ed è necessaria la prenotazione per posti limitati.
Sino al 31 ottobre, inoltre, sarà possibile visitare le tre sedi espositive della mostra Nel tuo nome. L’arte parla di comunità. Dal Cinquecento al mondo contemporaneo organizzata in sinergia con l’Ufficio Beni Culturali nell’anno del Giubileo: oltre al Museo, le opere di Sergio Saccomandi sono esposte in Pinacoteca Arcivescovile e presso la ex chiesa di San Vittore.
Per maggiori informazioni sulle iniziative www.tesorodelduomovc.it.
Open Day del Gruppo Volontari del Soccorso di Santhià
Sabato 11 ottobre 2025 – Sede GVSS Santhià, via Galileo Ferraris 14
Il Gruppo Volontari del Soccorso di Santhià, affiliato ad Anpas Nazionale, organizza un Open Day sabato 11 ottobre 2025 dalle 10:00 alle 17:00 presso la propria sede. L’iniziativa ha l’obiettivo di promuovere la cultura del soccorso, il valore del volontariato e il legame con la comunità, con particolare attenzione ai giovani e giovanissimi.
Il programma della giornata prevede alle ore 10:00 l’apertura della sede al pubblico. Alle 11:00, dopo i saluti istituzionali, il GVSS presenterà al pubblico il nuovo progetto di promozione della cultura del soccorso nelle scuole, con un talk durante il quale interverranno anche esponenti del mondo della scuola e Marco Mancuso, Assessore del Comune di Vercelli Marco Mancuso, promotore di un emendamento a sostegno del benessere dei giovani. Il talk vuole essere uno strumento di dialogo e confronto legato alle tematiche della fragilità giovanile, ma anche tentare, attraverso il progetto per le scuole proposto dal GVSS, di raccontare come la cultura del soccorso, dell’associazionismo giovanile e le opportunità del territorio possano essere incisive nel raggiungimento di una compartecipazione civile attiva da parte dei più giovani. Non a caso, il tema proposto da Anpas quest’anno per gli Open Day è proprio legato ai giovani.
Seguirà il talk l’incontro con la Pro Loco di Santhià con la consegna delle nuove divise acquistate grazie al servizio svolto durante il Carnevale.
Al termine della mattinata il GVSS avrà il piacere di offrire a tutti i presenti un piccolo rinfresco a buffet. Alle ore 15:00 sarà invece possibile partecipare al corso di disostruzione e sensibilizzazione all’uso del DAE (Defibrillatore Automatico Esterno).
Durante tutta la giornata sarà possibile visitare la sede in rinnovamento, salire sui mezzi, conoscere la storia del Gruppo, assistere a dimostrazioni delle tecniche di soccorso e partecipare alle attività dedicate ai più piccoli con l'ambulanza dei pupazzi.
L’evento, completamente gratuito e aperto alla cittadinanza, si svolgerà in concomitanza con l’apertura delle altre sedi delle Pubbliche Assistenze del Piemonte.
Argenti e argentieri nelle terre del riso
Ultimo weekend di apertura della mostra Benedetto riso. Dalle giornate dei canonici alla tavola allestita al Museo del Tesoro del Duomo per il festival internazionale Risò.
Chiudiamo in bellezza: oltre all'apertura ordinaria a partire dalle ore 15, venerdì 26 settembre vi invitiamo in Sala del Trono (piano nobile del Palazzo) alle 17 per l'evento gratuito Argenti e argentieri nelle terre del riso , conferenza di Laura Marino direttrice del Museo Diocesano San Sebastiano di Cuneo.
L'incontro è legato alla presentazione del libro Argenti piemontesi del XVII e del XVIII secolo curato da Gianfranco Fina in cui è presente una sezione legata agli argentieri vercellesi e alle opere conservate presso il Museo del Tesoro del Duomo.
La conferenza, così come la mostra, è organizzata in stretta sinergia con la Società Storica Vercellese e l'Ufficio Beni Culturali dell'Arcidiocesi di Vercelli.
Cultura a porte aperte
Sabato 27 e domenica 28 settembre la mostra Benedetto riso sarà invece visitabile gratuitamente in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio e di Cultura a porte aperte, un'iniziativa promossa dagli enti ecclesiastici di Piemonte e Valle d'Aosta per promuovere le realtà culturali religiose del territorio.
Gli orari di apertura sono quelli ordinari: sabato dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 e domenica dalle 15 alle 18. L'entrata, per entrambi i giorni, sarà gratuita, anche in Pinacoteca.
Cogliamo l'occasione anche per segnalare che in occasione delle giornate di Cultura a porte aperte l'Ufficio Beni Culturali proporrà l'apertura straordinaria della chiesa di San Michele in Insula a Trino dalle 15 alle 18 con visite gratuite ogni ora.
A partire dal 16 settembre 2025 e fino all'11 gennaio 2026, in concomitanza con la mostra in Arca, il Museo Borgogna rispetterà il seguente orario di apertura: giovedì dalle 13.30 alle 17.30; venerdì dalle 14.30 alle 17.30; sabato e domenica orario continuato dalle 11 alle 18. Chiuso al pubblico il lunedì, il martedì e il mercoledì. Nei giorni di martedì e mercoledì (intera giornata) e giovedì e venerdì mattina, apertura SOLO SU PRENOTAZIONE per scuole e gruppi. In occasione della mostra, biglietto ridotto (9 euro anziché 12) a chi presenta all'ingresso il ticket dell'esposizione "Guttuso, De Pisis, Fontana. L'Espressionismo in Italia"; ridotto anche per i visitatori del Museo che presentano il nostro biglietto in Arca.
Con Hypergaia #ogniluogoèteatro torna in Museo Giovedì 25 settembre alle 21 il Museo ospiterà lo spettacolo Hypergaia della compagnia Cubo Teatro di Torino, inserito nella quinta edizione della rassegna #ogniluogoèteatro. Attraverso la forma di un Techno Rito, in cui musica elettronica, parole, immagini, sono costruite attraverso una generazione artistica in tempo reale, HyperGaia racconta la storia di una divinità: una giovane raver vestita di bianco che si risveglia insieme al suo gatto radioattivo su un pianeta abbandonato da un miliardo di anni a partire da oggi. Il dispositivo di Gaia genera la performance in diretta attraverso un metodo di composizione collettiva in costante evoluzione. Tutto ciò che viene detto, suonato, scritto, o mostrato durante la performance è generato dal vivo, non ripetibile uguale a sè stesso e presenta un alto grado di aleatorietà. La trama emozionale della performance si regge su una dinamica di costante balancing-feedback (retroazione) tra tutti gli artisti in scena. I due musicisti, Bert e Magaldi compongono e processano la musica in diretta. Scritto e diretto da Girolamo Lucania // con Letizia Alaide Russo // musiche composte, montate e suonate dal vivo da Ivan Bert e Max Magaldi visual art e vj: Niccolò Borgia // direzione tecnica, luci e fonica Alessandro Vendrame // produzione Cubo Teatro. Avviso: sabato 27 settembre Sabato 27 settembre 2025 il Museo ospiterà un convegno privato il mattino. Per questo motivo, l'apertura al pubblico è posticipata alle 14.30.
Il concerto inaugurale del concorso Viotti, dedicato al presidente Francesco Ferraris Martedì 30 settembre alle ore 21 si terrà il Concerto inaugurale del 75° Concorso internazionale di Musica Viotti con l'esibizione di Konstantin Emelianov al pianoforte. La serata, che prevede un programma con brani di Johann Sebastian Bach (1685-1750), Maurice Ravel (1875-1937) e Sergej Prokofiev (1891-1953), è dedicata alla memoria dell'Avvocato Francesco Ferraris, presidente del Museo Borgogna e vice presidente della Società del Quartetto, oltre che raffinato e colto amante della musica.
Per informazioni e prenotazioni 0161.255575 (Società del Quartetto). |
Venerdì 26 settembre 2025 alle ore 17.00 appuntamento presso la Sala del Trono del Palazzo Arcivescovile di Vercelli per la conferenza Argenti e argentieri nelle terre del riso con Laura Marino, direttrice del museo diocesano di Cuneo – Fossano. La conferenza è legata alla presentazione dell’ultimo libro curato da Gianfranco Fina Argenti piemontesi del XVII e del XVIII secolo che comprende una sezione legata agli argentieri vercellesi le cui opere si conservano presso il Museo del Tesoro del Duomo.
L’evento si pone a chiusura della mostra Benedetto riso. Dalle giornate dei canonici alla tavola, organizzata per il Festival del Riso - Risò dalla Fondazione, in collaborazione con la Società Storica Vercellese e l’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Vercelli. L’esposizione, comprendente documenti dall’Archivio Capitolare e beni librari dalla collezione di Giovanni Ferraris, sarà visitabile solo fino a domenica 28 settembre.
Al fine di celebrare le giornate di Cultura a porte aperte 2025 l’ingresso al Museo sarà gratuito sabato 27 e domenica 28 settembre. Le giornate sono promosse dagli enti ecclesiastici di Piemonte e Valle D’Aosta e consistono nell’apertura straordinaria di monasteri, chiese, pievi, santuari e musei che fanno parte del circuito di “Città e Cattedrali”. Non solo, l’appuntamento annuale coincide con le giornate europee del Patrimonio Culturale che quest’anno seguono il tema Architetture: l’arte di costruire. La tematica sarà declinata al Museo del Tesoro del Duomo grazie all’esposizione Nel tuo nome. L’arte parla di comunità. Dal Cinquecento al mondo contemporaneo, organizzata insieme all’Ufficio Beni Culturali, all’interno del Palazzo Arcivescovile di Vercelli. Il nobile edificio si contraddistingue infatti per le stratificazioni delle epoche del passato che si raccontano attraverso le testimonianze rintracciabili nelle murature, nella divisione degli ambienti e nell’ammodernamento avvenuto nel 1998 per la realizzazione degli ambienti destinati ad ospitare la Fondazione. Non solo, il Palazzo, grazie alla mostra Nel tuo nome, dialoga anche con l’architettura sacra grazie alla sezione espositiva dell’ex chiesa di San Vittore in Largo D’Azzo, aperta negli stessi orari e sempre visitabile gratuitamente.
Il weekend del 27 e 28 settembre vedrà inoltre coinvolto L’Ufficio Beni Culturali anche in un’altra apertura straordinaria: in entrambe le giornate sarà aperta la chiesa di San Michele in Insula a Trino Vercellese dalle ore 15 alle 18 con visite guidate gratuite ogni ora.
Per informazioni sulle attività del Museo, sugli orari di apertura e sui prossimi eventi: www.tesorodelduomovc.it. Per informazioni sulle attività dell’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi in occasione di Cultura a porte aperte:
Città e paese: Wroclaw, Poland |
Date del progetto: 01.10.2025 – 28.02.2026 oppure 01.10.2025 – 30.06.2026 |
Scadenza per candidarsi: 23/09/2025 |
Descrizione:
Stranaidea, ente di invio italiano, propone per questo progetto l’ente ospitante Fundacia Integracji Spolecznej
Prom: dall'amministrazione alla gestione dell'ufficio, dalla gestione dei social media alla creazione d'eventi
promozionali. Il lavoro è ibrido, in parte da casa e in parte nella sede della fondazione, per circa 35 ore a
settimana. I compiti principali sono l'aggiornamento delle informazioni sui canali media della fondazione, la
creazione di materiali e contenuti promozionali, la ricerca d'eventi locali a cui la fondazione possa prendere
parte, lo scatto di foto e riprese di video durante eventi e seminari, la diffusione dei risultati del progetto, la
proposta d'idee proprie, l'aiuto con la logistica, la promozione delle attività della fondazione, la partecipazione a
eventi in rappresentanza della fondazione; l'aiuto nell'inventario di materiali e attrezzature, l'ideazione e il
coordinamento d'eventi di gruppo per gli altri volontari. Informiamo che la selezione avverrà il prima possibile quindi
non appena trovato il candidato ideale l’opportunità verrà chiusa.
Alloggio, cibo e trasporti:
Alloggerai in camera doppia in un appartamento condiviso con altri volontari europei o studenti. Gli appartamenti
non sono di lusso, ma sono equipaggiati con tutto il necessario, compreso internet. Riceverai mensilmente 150
euro per le tue spese personali, a cui si aggiungono altri 150 euro circa per l'acquisto di generi alimentari da
cucinare a casa. I costi del viaggio d’andata e ritorno dall'Italia alla Polonia ti saranno completamente rimborsati.
Per muoverti in città ti verrà offerto un abbonamento valido su tutti i mezzi di trasporto pubblici. È prevista anche
un'assicurazione medica.
Profilo del participante
Cerchiamo un candidato che sia interessato a immergersi nel mondo delle organizzazioni nonprofit e dei social
media (meglio ancóra nella combinazione tra i due), con buona padronanza dell'Inglese, e magari di qualche
nozione di Polacco. Creativo e fantasioso, devi essere capace di lavorare in modo indipendente. Il lavoro è
formato in gran parte da cómpiti d'ufficio, e questo non ti deve affaticare. Responsabile, affidabile e puntuale,
devi possedere buone capacità organizzative, padroneggiare i social media e gli strumenti più semplici d'editing,
avere buone capacità di scrittura e passione per la fotografia. Flessibile, amichevole e pronto ad aiutare gli altri
volontari, positivo, aperto e onesto con l'organizzazione d'accoglienza, sei pronto a inserirti in un contesto
multiculturale, ma in particolare in quello polacco. Esperienze precedenti nell'organizzazione d'eventi saranno
particolarmente considerate. Ricorda che tutto il materiale che metti a disposizione a supporto della tua
candidatura dev'essere in Inglese (o in polacco.....). Verrà chiesto di compilare un form, si trova nell'infopack che
riceverai in seguito alla candidatura.
Come candidarsi:
Per candidarti, manda il tuo CV a
Città e paese: Wroclaw, Polonia |
Date del progetto: 01.10.2025 – 28.02.2026 oppure 01.10.2025 – 30.06.2026 |
Scadenza per candidarsi: 23/09/2025 |
Descrizione:
Stranaidea, ente di invio italiano, propone questo progetto per l’ente ospitante Fundacja Integracji Spolecznej
Prom: in asili pubblici con bambini d'età compresa tra 3 e 6 anni come assistente insegnante, con compiti come:
supportare nelle attività di cura dei bambini, in quelle d'auto-aiuto come vestirsi e mangiare, durante lezioni
didattiche o attività all'aperto come i giochi nel giardino o le gite scolastiche; far conoscere l'Italia attraverso
presentazioni ed eventi per bambini e genitori; creare laboratori d'arte e artigianato in base ai tuoi interessi e alle
tue competenze; insegnare lingue straniere (come Italiano o Inglese); portare le tue idee per migliorare l'estetica
dei locali dell'asilo. Avrai anche la possibilità di fare esperienze di supporto didattico. Organizzerai e parteciperai
a eventi che diffondono i valori dell'E.S.C. e i contenuti del tuo volontariato nella comunità locale, durante picnic,
fiere, feste di quartiere e attraverso trasmissioni radiofoniche. Informiamo che la selezione avverrà il prima
possibile quindi non appena trovato il candidato ideale l’opportunità verrà chiusa.
Alloggio, cibo e trasporti:
Sarai ospitato in stanza doppia, in un appartamento condiviso con altri volontari o studenti (circa 5 persone in un
appartamento). Cucina e bagno sono condivisi con i coinquilini. Gli appartamenti hanno Internet, l'attrezzatura di
base per cucinare, asciugamani e un set di biancheria da letto. Riceverai un sussidio mensile di 130 euro per
acquistare cibo, e un secondo sussidio mensile per le spese personali (150 euro); i costi di trasporto locale sono
coperti dal progetto. Il viaggio dall'Italia alla Polonia e ritorno è completamente rimborsato e sei coperto da
un'assicurazione.
Profilo del participante:
Vogliamo proprio te, che ti piace lavorare con i bambini e possiedi buone capacità organizzative e non hai paura
di lavorare con grandi gruppi o di vivere all'estero per molto tempo. Abbiamo bisogno che tu sia responsabile,
affidabile e motivato, ma allo stesso tempo amichevole, flessibile, attivo e disponibile, aperto a imparare cose
nuove e ad accettare nuove culture, pronto a imparare le basi del Polacco e a collaborare con la comunità
locale. Creatività e immaginazione completano il tuo profilo. Dovresti parlare un Inglese comunicativo e
preferibilmente avere avuto precedenti esperienze simili con bambini (come scout o babysitter). Attenzione:
ricordati che tutto il materiale che metti a disposizione per sostenere la tua candidatura deve essere in Inglese (o
in polacco...). Verrà chiesto di compilare un form, si trova nell'infopack che riceverai in seguito alla candidatura.
Come candidarsi:
Per candidarti, manda il tuo CV a
Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare
Via Laviny 67, Vercelli
tel. 0161 649354
379 101 5881
Via Laviny 67, Vercelli
tel. 0161 649354
379 101 5881
Via Laviny 67, Vercelli
tel. 0161 649354
379 101 5881