Giona Colombo
Mi chiamo Giona Colombo e sono uno dei due nuovi operatori del servizio civile presso Palazzo dei
Musei di Varallo.
Per descrivermi è sufficiente lasciare la parola a miei studi: dopo il liceo classico,
frequentato a Varallo, mi sono laureato in lettere classiche a Torino. L’interesse per l’antico e
l’amore per la Valsesia costituiscono le linee guida di tutto il mio cammino. Credo infatti che il
presente e il futuro non siano altro che memoria di ciò che è stato e la vita una sorta gioco degli
specchi di esperienze passate. Sono questi specchi a permettere di andare avanti senza “voltarsi
indietro” ma carichi di fondamentali indicazioni per non smarrirsi. La Valsesia, con la sua gente
laboriosa e brillante ed il suo territorio aspro, mi ha insegnato a guardare dove sembrano indicare le
sue montagne, in alto. E di certo in alto avranno guardato i tanti uomini che l’hanno resa così ricca
di storia, arte, fede e cultura, uomini nelle cui vite ogni tanto tento di intrufolarmi per disseppellirne
i ricordi.
Dove meglio che in un museo si può iniziare a gustare tutto questo e a sentirlo vivo?
L’educazione delle nuove generazioni inizia da qui, da ciò che sta a pochi passi dai noi. È anche per
questo che un giorno spero di vedermi dietro una cattedra di una scuola valsesiana, perché i giovani
si appassionino non solo agli studi ma anche alla bellezza della loro piccola patria.
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