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Concerto di Sergey Khachatryan

Sabato 23 marzo 2024 (ore 21), Teatro Civico, Via Monte di Pietà, 15 – Vercelli, Concerto in abbonamento.

Sergey Khachatryan al violino
Guido Rimonda il direttore
Camerata Ducale

Programma

  • L. van Beethoven – Concerto per violino e orchestra in re maggiore, op. 61
  • L. Cherubini – Sinfonia in re maggiore, ParC 54

PER LA PRIMA VOLTA AL CIVICO LO STRAORDINARIO SERGEY KHACHATRYAN

Punto di svolta per il XXVI Viotti Festival, che dopo l'apertura del ricco programma delle celebrazioni per il bicentenario viottiano propone subito un altro concerto di assoluta importanza:

sabato 23 marzo, infatti, al Teatro Civico (ore 21, concerto in abbonamento) si esibirà per la prima volta a Vercelli uno dei più grandi violinisti del mondo, ovvero l'armeno Sergey Khachatryan.

Davvero difficile condensare in poche parole l'eccelso curriculum di questo interprete, il quale fin dalle prestigiose vittorie al Sibelius e al Queen Elisabeth incanta gli spettatori di ogni Paese, esibendosi con le migliori orchestre del mondo e continuando a stupire grazie a un'espressività e a un carisma inimitabili.

Ora finalmente il pubblico del Festival avrà la possibilità di apprezzarlo dal vivo, accompagnato dall'orchestra Camerata Ducale diretta da Guido Rimonda.

E il programma della serata è senza dubbio all'altezza delle più elevate aspettative. Khachatryan proporrà infatti uno dei capisaldi della letteratura violinistica di ogni epoca, ovvero il sontuoso Concerto per violino e orchestra in re maggiore, op. 61 di Ludwig van Beethoven.

Composto nel 1806 in uno dei pochi periodi sereni vissuti dal suo autore, questo capolavoro non ebbe però il successo che avrebbe meritato.

Per la “prima” a Vienna, Beethoven si affidò infatti al violinista Franz Clement (da lui molto apprezzato), ma fu una scelta poco felice:

cercando il modo per mettersi in mostra, Clement eseguì tra il primo e il secondo movimento delle variazioni virtuosistiche personali, che interruppero il fluire del Concerto e lo resero ben poco gradito al pubblico.

Beethoven ci rimase così male che non ripropose mai più quest'opera; perché fosse riscoperta e finalmente apprezzata si dovette attendere il 1844, quando il grande Mendelssohn lo diresse a Londra con il giovanissimo Joachim al violino.

La seconda parte della serata, che vedrà protagonista la Camerata Ducale guidata dalla bacchetta del suo fondatore Guido Rimonda, sarà invece dedicata all'unica Sinfonia firmata dal fiorentino Luigi Cherubini, ovvero la ParC 54 in re maggiore.

Un'opera scritta a Londra nel 1815, quando nella capitale inglese era presente, e quanto mai attivo, anche Viotti.

Il quale ben conosceva Cherubini, tanto da essere stato fondamentale per portarlo a Parigi nel 1787, quasi trent'anni prima.

La Sinfonia conferma i tratti caratteristici di Cherubini, ovvero la sua suprema eleganza e disinvoltura:

aspetti che fanno passare in secondo piano il suo essere senz'altro più tradizionalista e “settecentesco” del suo amico Viotti, maggiormente portato all'innovazione e sensibile al fermento artistico di quel periodo.

Da notare la sorprendente struttura decrescente di questa Sinfonia, nella quale la durata di ognuno dei quattro movimenti è la metà di quello precedente.

Per non perdere questo importante concerto del XXVI Viotti Festival, ricordiamo che è possibile effettuare prenotazioni o ricevere informazioni scrivendo a

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  • telefonando al 329 1260732
  • presentandosi alla biglietteria presso il Viotti Club (via G. Ferraris 14 a Vercelli):
    • mercoledì e venerdì dalle ore 14 alle ore 19,
    • giovedì dalle 14 alle 16
    • sabato dalle 14 alle 18 (gli stessi orari valgono anche per la reperibilità telefonica e via email). 

Considerato oggi tra i più importanti violinisti del mondo, l'armeno Sergey Khachatryan si è imposto sulla scena internazionale con l'affermazione al Sibelius di Helsinki nel 2000, diventando il più giovane vincitore nella storia del Concorso, e nel 2005 si è imposto al Queen Elisabeth di Bruxelles.

Da allora ha collaborato con Berliner Philharmoniker, Royal Concertgebouw, London Symphony, London Philharmonic, Philharmonia Orchestra, esibendosi anche con New York Philharmonic, Boston Symphony, Bilbao Symphony Orchestra, Orchestre Philharmonique de Montecarlo e Orquesta de Valencia.

In duo con sua sorella, la pianista Lusine Khachatryan, ha tenuto recital:

  • alla Wigmore Hall (Londra),
  • al Théâtre des Champs-Élysées,
  • alla Cité de la Musique (Parigi),
  • al Concertgebouw di Amsterdam,
  • al Palais des Beaux Arts (Bruxelles),
  • alla Victoria Hall (Ginevra),
  • alla Carnegie Hall (New York).

My Armenia (Naïve Classique), l'album di Sergey e Lusine dedicato alla commemorazione del genocidio armeno, è stato premiato con l'Echo Klassik per la musica da camera.

Il prossimo appuntamento con il XXVI Viotti Festival è in programma sabato 13 aprile 2024 (ore 21) al Teatro Civico di Vercelli.

Il concerto vedrà protagonista Guido Rimonda in veste di violino solista e di direttore della Camerata Ducale e sarà incentrato su opere di G. B. Viotti e F. J. Haydn.

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Veronica de Giovanelli. Du monde minéral, Solo Show. Boccanera Gallery Milano

VERONICA DE GIOVANELLI
DU MONDE MINÉRAL

Inaugurazione | Mercoledì 20 marzo, 17 - 21 

Orari di apertura | Giovedì - sabato, 15 - 19 o su appuntamento

21.03.2024 - 05.05.2024

BOCCANERA GALLERY MILANO, via Ventura 6

Boccanera Gallery presenta “Du monde minéral”, la mostra personale dell’artista trentina Veronica de Giovanelli. L’esposizione, che presenta le nuove opere dell’artista, sarà visitabile presso gli spazi di Boccanera Gallery a Milano dal 21 marzo al 5 maggio 2024.

Con i suoi lavori più recenti Veronica de Giovanelli vuole mettere in luce i processi che determinano, plasmano o distruggono i paesaggi minerali, come ad esempio la sedimentazione, l’erosione, la solidificazione e la cristallizzazione.

Attraverso un processo creativo fatto di moltissime stratificazioni, l’artista crea immagini che evocano il mondo minerale, più che descriverlo.

“Sviluppo una particolare attenzione all’esplorazione intima del paesaggio minerale, in cui la necessità di rappresentazione lascia il posto ad altre esigenze, legate alle potenzialità proprie della pittura e del collage.

Traduco la mia esperienza del paesaggio, creando immagini sospese, suggerite, talvolta mascherate o alterate, che invitano l’occhio a muoversi all’interno della tela.” - spiega de Giovanelli.

“La materia pittorica è sedimentata, a volte graffiata, raschiata, stampata o alterata da processi chimici casalinghi.

Le trasparenze permettono di vedere cosa c’è sotto la superficie, rivelando il processo di realizzazione del dipinto.

Il mio lavoro è il risultato di tentativi, ripensamenti e cancellazioni, di azione informale e lunga riflessione al tempo stesso, in una tensione processuale che alterna l’assecondare e il dominare la materia.

Creo opere - dalla pittura al collage, dal frottage all’installazione - con l’obiettivo di rendere visibile ciò che del paesaggio viene percepito superficialmente o segretamente e di avvicinarmi al paesaggio nella sua totalità.” - così l’artista descrive il processo creativo dei suoi lavori.

Gli ultimi dipinti di Veronica de Giovanelli investono il paesaggio nella sua materialità e nella geologia dei suoi strati pittorici.

In queste opere, infatti, l’artista ha sperimentato le possibilità intrinseche della pittura.

L’artista inizia i suoi dipinti a terra, con la tela in orizzontale, sulla quale fa sedimentare diversi strati di pittura, ma recentemente ha “giocato” maggiormente con la materia ad esempio lasciando depositare pigmenti puri sulla tela, a volte mossi da spruzzi di trementina, in un personale processo alchemico.

Inoltre, l’artista ha introdotto nel suo lavoro la tecnica della marmorizzazione e del frottage, combinando questi diversi elementi con la pittura e il collage, spesso utilizzando carte minerali o trasparenti.

Ne risultano dei lavori nei quali la possibilità della veduta paesaggistica è sempre più lontana e lascia spazio alla materialità pittorica, ricondotta alla sua natura di terra, liquido e magma antico.

I paesaggi minerali di Veronica de Giovanelli sono punteggiati da ampie campiture leggere alternate a una pittura densa, sovrapposta, cancellata e riscritta, nei quali l’artista tenta di reinterpretare e ribaltare i canoni tradizionali della pittura di paesaggio.

 

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Museo Borgogna, RaccontArti - laboratorio di scrittura creativa

Domenica 24 marzo dalle 11 alle 17 il Museo presenterà il laboratorio di scrittura creativa “RaccontArti” a cura di Giada Bellotti, docente alessandrina, e Cinzia Lacchia, conservatrice del Museo Borgogna. Il laboratorio, terzo appuntamento del ciclo EmozionArti, sarà incentrato sul tema del conflitto narrativo.

I partecipanti saranno guidati ad analizzare alcuni casi ed esempi pratici con un'esercitazione di scrittura focalizzate sul conflitto all’interno delle storie. In parallelo verrà poi condotta una sessione sul Conflitto Figurativo, attraverso l'esplorazione di opere d'arte del Museo, con un confronto guidato sulla rappresentazione visiva del tema. Al termine sarà proposta una esercitazione creativa dove i partecipanti saranno stimolati nella creazione di testi che mettano in relazione (narrativa, descrittiva, riflessiva) il conflitto narrativo e figurativo. La giornata è aperta a un pubblico adulto anche senza esperienza di scrittura creativa, ha un costo di 10 €, 8€, 5 € (per under 26 e over 65) ed è su prenotazione al 389.2116858. Fra i partecipanti agli appuntamenti di EmozionArti, saranno assegnate una tessera Abbonamento Musei over 65 e una under 26.

Giochi d'Arte di Pasqua: un laboratorio creativo per i più giovani

Giovedì 28 marzo alle ore 15.30 la Sezione Educativa del Museo propone, per tutti i visitatori a partire dai 4 anni e i loro accompagnatori, il pomeriggio di attività “Giochi d’Arte di Pasqua”. Un percorso a tema pasquale e un laboratorio colorato e molto primaverile che permette, ad adulti e bambini di collaborare e vivere insieme il Museo! Biglietto 5 euro a persona, prenotazione richiesta al 389.2116858.

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Viotti Festival ✨

Con l'inizio del Bicentenario Viottiano la stagione si avvicina al suo momento culminante!

Il 3 marzo 1824 G. B. Viotti moriva a Londra. Domenica 3 marzo 2024, in occasione del 200° anniversario, lo abbiamo celebrato con concerti e messe in suo onore. Al mattino nella chiesa parrocchiale del suo paese nataleFontanetto Po, e nel pomeriggio nella Cattedrale di S. Eusebio di Vercelli.

Una giornata emozionante e commovente con il coinvolgimento della Banda Musicale G. B. Viotti, della Corale S. Martino, della Corale Eusebiana, del Coro da Camera di Torino, della Camerata Ducale al gran completo e di tantissimi altri protagonisti.

Un ringraziamento a tutti voi per aver partecipato così numerosi!

Gli appuntamenti del XXVI Viotti Festival proseguiranno sabato 23 marzo, al Teatro Civico di Vercelli, con protagonista uno dei violinisti più importanti al mondo:

  • Sergey Khachatryan, accompagnato dall’Orchestra Camerata Ducale diretta da Guido Rimonda

Il Viotti Club offrirà ben 4 appuntamenti:

3 concerti Viotti Tea, in calendario

  • il 7,
  • il 14,
  • il 21 marzo (sempre alle ore 17),

il secondo e atteso concerto della rassegna Jazz al Viotti Club, che da questo secondo appuntamento prevede anche un piacevolissimo assaggio di Vermouth come aperitivo.

In attesa del grande evento espositivo VIOTTI E STRADIVARI:

La ricerca della perfezione (in Arca dal 13 aprile al 2 giugno), inauguriamo gli eventi collaterali delle celebrazioni viottiane con una lezione-concerto alle ore 18:00 il 9 marzo al Salone Dugentesco con Riccardo Mussato dal titolo “Viotti e Clementi, Haydn, Mozart. Inghilterra crocevia di musica e cultura”.

Ricordiamo anche il concerto già realizzato nella sala del Parlamentino dell’Ovest Sesia per la rassegna “Il legno che canta” con protagonisti Giovanni Masi e Lucio Matarazzo.

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Giornata dei giusti 2024 - 6 Marzo!

Mercoledì 6 Marzo dalle ore 11:00 al Parco Iqbal Masih, alla presenza delle Autorità civili, militari e religiose, si svolgerà la cerimonia pubblica di celebrazione della “Giornata dei Giusti dell’Umanità” con la posa dell'albero dedicato alla nuova Giusta Yusra Mardini, giovane nuotatrice della Nazionale Siriana che ha messo a rischio la sua vita per salvare altre persone in fuga come lei dalla guerra scoppiata nel proprio paese.


“C’è un albero per ogni uomo che ha scelto il bene” è lo slogan lanciato da Gariwo, l’associazione italiana che ha promosso il 6 marzo come Giornata dedicata ai Giusti, persone comuni che a un certo punto della loro vita, di fronte a ingiustizie e persecuzioni, sono state capaci di andare con coraggio in soccorso dei sofferenti e di interrompere così, con un atto inaspettato nel loro spazio di responsabilità, la catena del male.


Il Giardino dei Giusti di Vercelli è ospitato dal parco cittadino Iqbal Masih dal 2016 e celebra ad oggi sedici figure.
La giornata, realizzata in collaborazione con i volontari e le volontarie di Servizio Civile e delle Scuole Superiori di Vercelli, sarà anche un’occasione per ricordare gli altri Giusti precedentemente celebrati.


Durante la cerimonia sarà messo a dimora l’albero in memoria di Yusra Mardini e apposta la targa realizzata dagli studenti del Liceo artistico - Istituto Lagrangia coordinati dalla professoressa Daniela Fontanesi.


Informazioni sul Giardino, gli eventi e le figure di Giusti cui è dedicato un albero si trovano sul nostro sito vercelligiovani.it nella sezione dedicata.

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Via Laviny 67, Vercelli
tel. 0161 649354
379 101 5881
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ORARI:  Lunedì 9-12 / 14-16:30  |  Martedì 9-12  |  Mercoledì 9-12 / 14-16:30  |  Venerdì 9-12  (in altri orari su appuntamento)